Con le parole non si racconta l’eremo di Campello. Bisogna proprio arrivar lì, recuperare il fiato dopo una camminata nel bosco, ristorarsi con lo sciroppo di sambuco preparato dalle sorelle, e poi…guardarsi intorno. Campello non evoca parole come bellezza, semplicità, umiltà. Campello le indossa, sono il suo abito quotidiano.
Odore d’Umbria. Assisi non è lontana, Francesco è anche qui. Non a caso sorella Maria quasi un secolo fa stabilì che sarebbe stata questa la casa del suo sogno di fede. Uno spazio di accoglienza semplice, di incontro, di preghiera, in comunione con il creato. Oggi le allodole, così si chiamano, sono in quattro, Daniela Maria, Monica, Lucia, Daniela.
Sono state loro ad accogliere il gruppo di collaboratori di Romena giunti qui, in pellegrinaggio, per toccare con mano la parola umiltà…
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