Cosa ci serve per “nutrire la vita”?

Quali sono gli ‘alimenti’ naturali, umani, spirituali che sostengono la nostra vita? Cosa ci serve per nutrire il nostro quotidiano? Il prossimo convegno di Romena, in programma sabato 15 e domenica 16 settembre, stimolerà riflessioni vive su ciò che davvero ci serve per star bene al mondo. Vorrei raccontarvi il percorso di incontri e di ospiti che abbiamo pensato per alimentare questo tema (info ancora più dettagliate su ospiti, programma e modalità di iscrizione qui).

 

 

 

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Una serata dedicata a Gianmaria Testa, la voce dei nostri silenzi

Una musica nuda, profonda, che fa vibrare le emozioni più profonde. E’ la musica di Gianmaria Testa. Una musica che assomiglia alla nostra pieve, nella sua ricerca di semplicità, nel suo respiro di umanità. Quella musica, che tante volte apre i nostri momenti di incontro e di preghiera, cinque anni fa è entrata nella pieve insieme al suo autore. Un concerto indimenticabile. E sabato 15 settembre, ore 21, nel corso del convegno “Nutrire la vita”,  la musica di Gianmaria e la sua figura di artista e di uomo saranno ancora una volta protagonisti a Romena. In una serata ricordo di Gianmaria, scomparso prematuramente due anni fa, abbracceremo e ascolteremo sua moglie, Paola Farinetti e suo figlio Nicola. Inoltre saranno con noi due grandi musicisti che hanno spesso collaborato con Gianmaria, Riccardo Tesi e Maurizio Geri che ci faranno ascoltare alcune delle canzoni più belle di Gianmaria. Un appuntamento imperdibile per chi ama la musica d’autore italiana e uno dei suoi esponenti migliori. In quell’occasione noi presenteremo anche una pubblicazione, “Gianmaria Testa, la voce dei nostri silenzi”, che racconta il suo cammino di artista e di uomo e contiene una lunga intervista con lui realizzata in Casentino cinque anni fa, durante un incontro del ciclo “Le parole e il silenzio”. Vi anticipiamo l’introduzione che ho scritto per provare a spiegare la relazione profonda tra questo artista e il nostro cammino…

 

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Ciao Rita, donna di luce e di coraggio

Non ti dimenticheremo Rita. Non dimenticheremo il tuo sguardo aperto, i tuoi occhi luminosi, il tuo sorriso caldo del sud.
Non lo dimenticherà di sicuro chi c’era quel giorno del tuo passaggio a Romena. Era la festa dei nostri quindici anni, le tue parole ci arrivarono dritte al cuore.
Quel giorno parlasti insieme al Vescovo Bregantini, all’epoca impegnato a Locri, e all’indimenticabile Arturo Paoli, da poco rientrato da mezzo secolo di missione in Sudamerica.
Era un caldo giorno di luglio, la pieve ribolliva di gente, ma ciò che ci dissetò fu la tua testimonianza di vita, il racconto delle tue scelte seguite al tragico attentato a tuo fratello Paolo.
Ci sono incontri che non sono mai finiti: così quello, che ci si depositò dentro come uno dei patrimoni più belli nel nostro cammino di fraternità.
Oggi è bello rileggerlo, con la scorta delle tue parole. Almeno di una parte di quelle che ci regalassi, e che poco tempo dopo, pubblicammo nel nostro giornalino.
E’ solo uno dei mille modi che abbiamo per pensarti, oggi, e tenerti viva più che mai nel nostro cuore

 

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