Oggi andiamo a teatro (online): in scena “Il secondo figlio di Dio” con Simone Cristicchi

Abbiamo un appuntamento a teatro oggi. Un appuntamento speciale. Non occorre mascherina, nessun distanziamento. Ci basta una connessione sul canale Youtube del Centro Teatrale Bresciano e oggi, solo per oggi, potremo incontrare in streaming “Il secondo figlio di Dio” e calarci nella straordinaria interpretazione di Simone Cristicchi.

Lo spettacolo è online dalle 10 alle 24 di oggi, 27 maggio, per questo l’occasione è irripetibile. Lo è ancora di più per noi di Romena: Il racconto della storia di David Lazzaretti, “il Cristo dell’Amiata” è stato infatti la scintilla da cui è nata la bellissima amicizia con Simone. L’artista romano stava lavorando a questo spettacolo quando gli giunse il nostro primo invito. E in quella prima visita Simone portò con sè proprio il racconto della appassionante figura di questo eretico dell’Ottocento mettendo in scena  in anteprima nel nostro auditorium quello spettacolo che poi avrebbe portato in centinaia di teatri italiani.

Ne “Il secondo figlio di Dio” Simone ci permette di conoscere quel barrocciaio-profeta che ha riacceso potentemente in lui il motore della ricerca umana e spirituale, come ha poi raccontato nel libro “Abbi cura di me”: “Come dice il proverbio, ‘Quando l’allievo è pronto il maestro appare’. Per me è stato così. Lazzaretti è arrivato nel momento della mia vita in cui ero pronto ad accogliere lui e il suo messaggio di liberazione. Da allora si è insinuato costantemente nei miei pensieri, spingendomi a iniziare un personalissimo percorso interiore che mi ha spinto a riaprire, dentro di me, le grandi domande dell’esistere: chi sono io? Perché sono venuto al mondo?”.

E allora, cosa aspettate? C’è un posto per ciascuno di noi. In prima fila, a teatro, oggi.
Luci spente. Silenzio in sala. Si sta per cominciare…

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Luigi Verdi racconta il “tempore famis”

Quindici minuti per abbracciare in un’unica traiettoria di volo questi ultimi tre mesi della nostra vita, per provare a leggerli, per provare a capire come ci hanno cambiato. E’ questo il contenuto di questa video-intervista-video a don Luigi Verdi.
L’intervista è stata realizzata dal direttore di Teletruria Luca Caneschi.
Una circostanza non casuale. Luca, il giorno stesso in cui cominciammo, a inizio marzo, il percorso quotidiano di filmati, di riflessioni, di meditazioni, mi chiamò chiedendomi la possibilità di ritrasmetterli ogni sera sulla sua emittente, una delle più seguite di tutto il centro Italia. Da quel giorno, e per oltre due mesi, Teletruria ha rilanciato tutti i nostri filmati, offrendoci nuovi spazi di incontro con le persone, soprattutto di quelle del territorio in cui viviamo.
Questa intervista completa questo primo periodo e, idealmente, lo riapre, affacciandosi sul futuro che ci attende.
Nel dialogo troverete tante delle domande di senso che ciascuno di noi si è posto in questo periodo, tante riflessioni sul significato di quanto è avvenuto, su come potrà incidere sui nostri cammini personali e collettivi, e naturalmente sul ruolo di spazi spirituali come Romena, anche alla vigilia delle prime riaperture (domenica a Romena verrà di nuovo celebrata la messa).
L’intervista, che è andata in onda nel talk show di Teletruria “Caffè bollente”) è il sigillo di una collaborazione bella e spontanea dell’emittente aretina con la nostra Fraternità. Una collaborazione  che continuerà ancora.

Erri De Luca e il suo compleanno numero 70

“Quando mi chiedono ‘come stai?’, io rispondo: ‘ancora’, avverbio provvisorio di tempo”. Questa battuta arrivò al termine di un’intervista che gli feci un paio di anni fa, nella sua casa nella campagna romana.
Forse Erri De Luca avrebbe forse risposto così anche oggi, davanti alla domanda più inevitabile, nel giorno del suo settantesimo compleanno.
Come stai Erri? Ma per sfuggire a queste e a mille altre domande, o, meglio, per seguire il richiamo più forte, Erri ha disertato la folla e scelto la montagna.
“Andrò a scalare da solo” ha detto all’agenzia Ansa. Oggi quindi De Luca ci guarda e si guarda dall’alto di una cima, per un bisogno fisico di contatto con la terra, ma anche per accedere all’abbraccio immenso della natura: “In montagna – mi disse nella stessa intervista – la mia porzione fisica è insignificante nella vastità. C’è un rapporto giusto tra la mia taglia e la taglia del mondo”.

70 anni, a confronto con la ‘taglia del mondo’, sono molto poco. Ma di quel poco a noi è arrivato parecchio. Per questo ci piace   pensarlo, oggi, se non festeggiarlo. E tenere a mente, più di sempre, i suoi scritti, i suoi libri, il suo stile. E dirgli “grazie”, semplicemente.
Fu proprio con quella parola che si concluse l’incontro di due anni fa. Alla richiesta di una frase o di un segno che lo avesse particolarmente colpito, Erri mi rispose così:
“Sul muro di un centro per la riabilitazione di ragazzi provenienti da gang giovanili, a Los Angeles, ho trovato questa scritta: “Sii ossessivamente grato”. Mi è piaciuta molto. Si tratta proprio di questo: essere ossessivamente grati, malgrado tutto, malgrado l’opposto, malgrado l’evidenza contraria”.

A Romena siamo molto legati a tanti scritti di Erri, che ci hanno accompagnato soprattutto nei primi anni della Fraternità. Lo scrittore napoletano ci dedicò anche un bellissimo incontro, che trasformammo nel libro-intervista “In molti giorni lo ritroverai”.  Il libro è ancora disponibilie sia nel formato cartaceo che come e-book. L’introduzione, che spiega i motivi del legame che Romena sente con la scrittura di Erri,  potete leggerla anche qui sotto.
Nel filmato invece potete trovare i passaggi dell’intervista più recente che vi ho citato e altri momenti di quell’incontro nella sua casa, in cui Erri ci parla del valore della scrittura, delle sue letture bibliche, di morte, di natura, di silenzio, di vita e di amore.

Introduzione – In molti giorni lo ritroverai

A Ezio

Hai sparso come grano la gioia del creare,
in una semina infinita di bellezza,

hai nascosto il dolore in una smorfia
trasformata in sorriso,

hai dato tutto quello che non avevi
succhiando ogni sorso di vita.

Avrei voluto conoscerti anche solo per
vedere la luce dei tuoi occhi mentre suoni,
anche solo per respirare l’energia
che vibra con la tua musica.

Ora voli, perdendoti nello stesso infinito
che cercavano le note del tuo pianoforte.

Dò un bacio al cielo,
e ti prego
di accogliere, tra mille,
anche il mio piccolo grazie.

                                              Massimo

Alberto Maggi e la fiducia “in tempore famis”

Fiducia. Ne serve tanta, soprattutto in questa fase storica così incerta, così difficile. Un nostro piccolo, ma prezioso contributo, è contenuto in un piccolo grande libro da noi pubblicato alcuni anni fa, in cui Alberto Maggi, frate, teologo, appassionato divulgatore dei Vangeli più che spiegarci la parola Fiducia, ce la trasmette. Il libro, frutto di una lunga e intensa conversazione di padre Alberto con me, è da oggi disponibile, oltreché in formato cartaceo, anche come e-book (a soli 3 euro). Potete trovarlo qui: https://romenaccoglienza.it/catalogo/…
In questo filmato potete vedere e ascoltare padre Alberto a confronto con alcuni interrogativi centrali legati alla fiducia e affrontati nel libro. Come si può mantenere la fiducia davanti ai rischi, alla difficoltà della vita e alle angosce del quotidiano? Cosa vuol dire avere fiducia in Dio? Padre Alberto risponde offrendo anche il frutto delle sue esperienze di vita: nel 2012 è stato per tre mesi in ospedale, in bilico tra la vita e la morte.

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