La Fraternità

Pieve di Romena“In questo piccolo spazio vorrei che ogni uomo si sentisse a casa sua e, libero da costrizioni, potesse raggiungere la conoscenza di se stesso e incamminarsi nella sua strada forte e fiducioso. Vorrei che fosse una sosta di pace, di riflessione per ogni viandante che vi giunge, un posto dove l’ideale diventa realtà e dove la gioia è il frutto spontaneo”.

Queste parole di Giovanni Vannucci rappresentano bene il sogno che la Fraternità di Romena custodisce e coltiva da venti anni.
Dal 1991 la Fraternità di Romena è un punto di incontro per chiunque cerchi uno spazio semplice e accogliente dove, nel pieno rispetto delle storie e delle differenze individuali, ciascuno abbia la possibilità di rientrare in contatto con se stesso e, se vuole, con Dio, e di riscoprire il valore della condivisione con gli altri.

La fraternità ha il suo cuore nell’antica pieve romanica di Romena,  in Casentino, Toscana. In una valle intrisa di spiritualità, la valle di Camaldoli e la Verna, Romena si propone come un possibile crocevia per tanti viandanti del nostro tempo.
Così come per i pellegrini del Medio Evo, in marcia verso Roma, la pieve rappresentava un punto di riposo dove fermarsi per una notte, rifocillarsi e ripartire, così oggi la Fraternità vuol offrire un luogo di sosta ai viandanti di ogni dove. Una sosta per ritrovarsi e riscoprire la bellezza della nostra unicità, una sosta per poi riprendere e proseguire il proprio personale cammino di crescita. “Oggi – spiega don Luigi Verdi, fondatore e responsabile della Fraternità – non abbiamo tanto bisogno né di teorie, né di ideologie, ma di silenzio, di una pausa, di un tempo per riallacciare i rapporti con la nostra autenticità. Ed è questo ciò che proviamo a offrire a Romena”.

13 pensieri su “La Fraternità

  1. “riscoprire il valore della condivisione con gli altri”: questo quello che sto cercando da anni! Davvero la Fraternità di Romena offre questa possibilità? Giuseppe

  2. sono sette anni che frequento romena, dopo una lunga pausa ( 6 mesi ) sono ritornato…
    è bello sentirsi riaccolti come nulla fosse succeso. il bello di sentirsi a casa.
    grazie
    claudio

  3. Sono rimasta a Romena, anche se vivo a Roma…mi sento a Romena ogni volta che necessito di sosta, di trovare il silenzio di un luogo in cui non vi sia soluzione di continuità tra natura e sacro…le mura della Pieve quasi sacrario di quel silenzio…cerco ancora il tempo per tornare e ‘rimanere’, ma ci sono col cuore, la mente e l’anima durante il giorno, proprio mentre provo a fare Presenza di Dio e degli altri nel quotidiano…Ho anche scoperto che da quel momento in poi la mia crisi esistenziale ha iniziato ad essere occasione feconda di accoglienza dello smarrimento altrui…Un seme di comunione che dà frutto. Un saluto a don Luigi e tutti…Concetta F. Sinopoli

    • ciao Concetta, mi chiamo Elisa, sono di Bergamo e leggendo ciò che hai scritto mi hai fatto venire ancora ancora pioù voglia di conoscere Romena, ci andrò fra meno di 15 giorni per la prima volta che belle le tue parole, hai priprio reso l’idea, spero tanto di non lasciarmi sfuggire nessuna di queste emozioni, grazie

  4. mi chiamo Maura e insieme alla mia famiglia…. Gualty , Maria Sole e Sofia, siamo appena rincasati dopo aver trascorso il triduo pasquale in fraternità, i tre giorni più intensi e ricchi di tutta la nostra fede…..è stato meravigloso, ci ciamo sentiti come i discepoli di Gesù abbiamo condiviso tutto….. il cibo, il lavoro, le emozioni, le paure, gli abbracci, abbiamo condiviso il pane dell”ultima cena, insieme ci siamo inginocchiati davanti alla croce, insieme abbiamo atteso , vegliato, pianto …e insieme siamo rifioriti,,,,ORA ABBIAMO IL CUORE STRACOLMO DI GRATITUDINE, DI GIOIA E FERMENTO, grazie Romena .

  5. Ciao a Tutti sono Gabriele Bastardi nel mio piccolo senza averlo letto HO VISTO L’ESIGENZA DA 27 ANNI di costruire LUOGHI DEL GENERE perché a Modena e Provincia VI SONO POCHI SPAZI simili ho investito tutto quello che avevo in due appartamenti per questi scopi PERSONALMENTE CONOSCO SOLO DUE POSTI DOVE VI è QUESTA ACCOGLIENZA E SONO LE due Case della Carità una a Sassuolo e una a Modena sono state fondate TANTI ANNI Fa da Don Mario ogni Parrocchia dovrebbe avere una Casa della Carità ma come ha detto ( PAPA Francesco la CHIESA SE SI RIPIEGA SU Sé STESSA SI AMMALA e qui si è ripiegata su Sé stessa e si è AMMALATA ) lo dimostra il fatto che invece si preferisce investire per realizzare CAMPI di CALCIO, palestre o RECINZIONI speriamo che GUARISCA PRESTO ora sono rimasto solo e non riesco più a gestire le strutture spero di trovare chi mi aiuti sto pagando a causa di sbagli di altri mi hanno insegnato ad Amare è a Perdonare e in sintesi CERCO DI CONDIVIDERE TUTTI I GIORNI LA PASQUA CON TUTTE LE PERSONE CHE INCONTRO ma ora sto rischiando di perdere tutto quello che ho costruito ( MI SENTO SOLO ) se scrivete gabriele bastardi su Google vi sono vari interventi grazie per quello che riuscirete a fare per aiutarmi gabriele.b.65@gmail.com

  6. La semplicità, la preghiera, il silenzio e la voglia di ritrovarsi. Il capire e rafforzare la sofferenza..per migliorala. Già il mio CANCRO..passa anche da qui.

  7. Pingback: “Tempore famis”, Lidia Maggi e “Il cantiere della speranza” | non c'è rosa senza spine By GiuMa

  8. Pingback: “LO CHIEDEREMO AGLI ALBERI”: DAL 15 AL 19 GIUGNO il primo convegno online di Romena – giro bloggando …

  9. Pingback: “Imparo a guardarea imprestare lo sguardo.Imparo a ospitare.Custodisco con cura le parolepoi le silenzio poi il suonoMani grandisorrisi abitabili.Vivere è ospitare.” – giro bloggando …

  10. Pingback: 🎇Lode del Mattino🎇 | 🌹non c'è rosa senza spine 🌹nonno🚸GiuMa

Lascia un commento