La postura del cipresso, segno di libertà

p_20160915_091537_dfE’ il cipresso la terza pianta che ci accompagna nel cammino della via della Resurrezione.
Per Irene Picchioni, che l’ha scelta come simbolo di libertà, e che ne ha collocato alcune piantine lungo l’itinerario che si sviluppa nella campagna intorno a Romena, il profumo di cipresso ci invita a tenere una postura eretta, nobile, fiera: la postura di chi si sente libero.
Ma leggiamo meglio le parole di Irene, che ci guida nell’incontro con il cipresso, le sue qualità, e ci spiega come mai questa pianta suscita in noi una spinta a stare ritti in piedi, fieri. E liberi.

 

wp_20160508_08_04_12_proAssociato alla liberta è il Cipresso Thuja, una conifera il cui nome deriva dal greco e significa, per il caratteristico odore del legno, “incenso, purificare con profumi, sacrificio” dal momento che in tempi antichi questo tipo di legno, proprio per il suo profumo così aromatico, veniva bruciato durante i sacrifici. Per queste sue proprietà, la pianta era inoltre utilizzata dagli antichi Egizi durante le procedure di imbalsamazione e dagli Indiani d’America per curare malaria, tosse, gotta e reumatismi.
E’ il simbolo dell’immortalità, della vita eterna dopo la morte, infatti la si trova spesso nei pressi dei cimiteri. Per la sua verticalità assoluta, l’erigersi verso l’alto, il cipresso indica l’anima che si avvia verso il regno celeste. Possiamo correlare questo suo portamento colonnare e fiero alla postura che si assume quando si annusa il suo profumo. Fateci caso, provate a farvi prendere a pieni polmoni dal suo aroma. Il movimento dei muscoli toracici nell’inspirazione porta ad assumere un atteggiamento eretto. Sentirsi liberi fa assumere quella postura di fierezza e nobiltà (perché Dio ci nobilita creandoci uomini liberi). Bisognerebbe essere sempre consapevoli di questo dono prezioso, coscienti che il nostro futuro dipende in larga misura da noi. Non c’è libero arbitrio quando non c’è consapevolezza di sé, padronanza delle proprie decisioni. Anche la Bibbia ci dice “Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze” : sentire veramente e attuare queste parole ti carica di un’energia così forte che ti porta inesorabilmente ad elevarti …………e, perché no, diventare un bel cipresso!

        Irene Picchioni

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