La fiducia a colori di fra Adriano – Mago Magone

Una-magia-per-la-vita-Mago-Magone“Ma tu non sei solo un mago. Sei un magone!” Il bambino forse pensava alle dimensioni di stupore del gioco cui aveva assistito, forse alla stazza di chi lo aveva fatto divertire. Mise tutto insieme in una parola e così si inventò il nome di un mago. Magone appunto.

Fra Adriano la racconta più o meno così. E mentre lo fa rimira  il suo fisico abbondante. Da magone. Chi assiste ai suoi spettacoli propende invece per la prima ipotesi: che l’abbondanza stia nei fuochi d’artificio dei suoi trucchi e nella sua simpatia.

Ho visto il frate dal saio a colori varie volte dal vivo. E il bambino nascosto dentro di me ancora sorride. L’ho conosciuto anche nei panni inediti di allievo, quando ho avuto l’idea di frequentare il corso di magia che teneva insieme a Suor Linda, maga anche lei..
Non sono diventato mago, non era quello lo scopo, ma quelle serate me le tengo vive ancora: sprizzano gioia e leggerezza da tutti i porti.

Ora potete capire perché ho voglia di farsi sapere di lui. E mago_magone2-300x207perché ci tengo che, se potete, partecipiate al suo spettacolo a Romena, domenica prossima, Sarà un modo speciale, tutto colorato, di vivere la parola di questo mese, fiducia. Quando c’è il gioco, quando c’è l’allegria, quando ci sono i bambini, la fiducia non va nemmeno evocata: è già presente…

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Qualche coordinata. Fra Adriano Apollonio è davvero un frate francescano. E’ davvero un sacerdote (attualmente con  i suoi confratelli guida una parrocchia a Piombino). E’ davvero un mago. Questi ruoli non sono intercambiabili ma attingono alla stessa sorgente: il suo sguardo bambino verso la vita.

La fede non ha fatto altro che aiutarlo a dar valore a quello sguardo: non è Gesù che incoraggia ad avvicinare i bambini e ad assomigliargli?

mago_magone1-300x218La biografia aggiunge qualche dettaglio. Ci racconta di un bambino che alla mostra dell’artigianato di Firenze assiste a un gioco di magia e decide di volerne replicare lo stupore. Ci racconta di un ragazzo che conosce la libertà di san Francesco ed è quella che lo spinge a indossare il saio: un vestito che lo fa sentire libero.
Oggi è un uomo che il suo innamoramento per Gesù lo fa sentire nell’aria attraverso il suo animo giocoso e allegro. E la magia è uno strumento che gli consente di propagare questa gioia e anche di raccontare storie evangeliche facendo sussultare e emozionare  i bambini.

Tutto questo è molto più difficile da raccontare che da vedere. Quando sei lì, con lui, il gioco non richiede spiegazioni: sei troppo intento a seguirlo, a provare, invano, di scoprire il filo del trucco che c’è, ma che non riuscirai a vedere.

Mago_Magone_e_Maga_Maghella-Frate_e_SuoraInsomma, provare per credere. Domenica a Romena.
La prima persona che ho avvisato di questo spettacolo è la sua alter ego al femminile, suor Linda, sorella Fantasia. Lei a Romena è venuta tante volte,e  spero torni presto. Adriano no. Era un appuntamento che io e suor Linda volevamo fargli prendere da tempo. Ora che ci siamo riusciti, volete mancare proprio voi?

 

 

 

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